Alcuni lettori (Alessandro Gui da Latina, Stefano Radiconcini da Roma) chiedono se sia dell’italiano il verbo ricognire, che incontrano sia nel parlato sia nello scritto, soprattutto con riferimento ad attività topografiche e militari. Sara Kelany da Roma vorrebbe anche sapere se sia possibile usarne il participio passato.
Partendo dal sostantivo di aspetto deverbale ricognizione, alcuni parlanti desumono per retroformazione un presunto verbo ricognire. Si tratta di un procedimento analogico, ispirato a corrispondenze fondate come acquisire – acquisizione, definire – definizione, esibire – esibizione, spedire – spedizione e molte altre. In realtà, diversamente da questi nomi, ricognizione non è derivato dal verbo, ma è voce dotta dal latino recognitio (genitivo recognitionis), sostantivo effettivamente deverbale, che nominalizza il verbo recognoscĕre ‘riconoscere, esaminare attentamente’, allo stesso modo in cui cognizione continua il latino cognitio ‘conoscenza, cognizione’, che è derivato da cognoscĕre ‘conoscere’.
Dunque ricognizione aveva in origine anche il senso primario di ‘ripetersi della cognizione’, in cui era sinonimo di riconoscimento. Oggi è usato quasi esclusivamente nel significato intensivo e frequentativo di ‘perlustrazione, esplorazione, esame dettagliato’, e con maggiore frequenza in campo militare e topografico, oltre che giuridico. In tutti questi usi, chi non voglia servirsi di perifrasi come fare/effettuare una ricognizione dovrà ricorrere a verbi come esplorare, perlustrare oppure rilevare, accertare, non sempre adeguati perché di senso meno specifico e di impiego meno tecnico.
Probabilmente alla perdita del senso originario di ‘riconoscimento’ si deve la mancata consapevolezza dei parlanti che ricognizione è parola collegata al verbo conoscere, e non a quell’immaginario ricognire che è oggetto dell’oppor- tuno quesito dei lettori. In realtà in passato, per analoga retroformazione, rispettivamente da perquisizione e requisizione (latino perquisitio, derivato da perquirĕre ‘cercare dappertutto, con diligenza’, e requisitio da requirĕre ‘richiedere’) si sono tratti perquisire e requisire, analoghi al più antico inquisire, che sono ormai a tutti gli effetti verbi dell’italiano. Dunque non si può escludere che in futuro possa accadere lo stesso con ricognire; ma almeno per il momento questo verbo non fa parte del lessico italiano, e quindi non può neanche avere un participio passato.
Articolo originariamente pubblicato dall’Accademia della Crusca