La lingua per ingannare
Dalla pubblicità alla politica, come veniamo persuasi da strategie linguistiche che sfruttano contenuti impliciti La lingua per ingannare Quando ci si rivolge a destinatari diffidenti, che hanno motivo di dubitare della verità di quello che gli si dice, occorre attrezzarsi per aggirare la loro attenzione critica. È quello che fanno
LE PAROLE DELLA LAICITÀ: Tutti i complici del revenge porn
In questi giorni si parla molto di revenge porn, per lo scalpore suscitato dalla vicenda della maestra di Torino il cui ex compagno ha diffuso materiale che la ritraeva in atteggiamenti sessuali, causandone il licenziamento dalla scuola dove insegnava. Il modo in cui si usa la parola, in questo e in molti altri
LE PAROLE DELLA LAICITÀ: Razza
Di recente durante la correzione delle bozze di un libro mi è stato presentato come ovvio che un passo dove compariva la parola razza fosse dovuto a una svista, e che la parola fosse da eliminare, magari sostituendola con etnia. Naturalmente sapevo che il termine è sotto attacco da parte di frange interventiste,
Perpetrare è cosa da non perpetuare
Ci sono giunte diverse domande sul verbo perpetrare. Un primo gruppo di lettori chiede un parere su usi di questo verbo in contesti dove sembrerebbero più opportuni verbi diversi, come perpetuare, o addirittura punire. Altri chiedono quale ne sia il senso in contesti dove risulta di non facile comprensione, e se esistano dei
Lo stigma della prostituta e l’ipocrisia della cultura cattolica dominante
La parola ‘prostituta’ – e ancor di più altri sinonimi usati per indicare la donna che vende servizi sessuali – è avvolta da un tale stigma da impedire a chiunque di usarla in maniera neutra. Tanto che si deve far ricorso a neologismi – escort, sex worker, lavoro sessuale –
LE PAROLE DELLA LAICITÀ: Vacanze
Che cosa intendiamo con “vacanze”? Usiamo comunemente questa parola in espressioni come: sono stanco, ho bisogno di un po’ di vacanza, oppure ah, vedo che ti dai alla vacanza!, o Con la testa sei già in vacanza!, significativamente al singolare, perché spesso la concepiamo come sinonimo di ‘riposo’, ossia di ‘non fare niente’.